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Aspettando lo skyrunning

Tra un po’ si accendono i riflettori..

Un immenso grazie anticipato ai volontari.

Sentendo il vociare di questo periodo mi viene in mente la prima strofa della famosa canzone di Gino Paoli: Eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo destinati a qualche cosa in più che a una donna ed un impiego in banca si parlava con profondità di anarchia e di libertà tra un bicchier di coca ed un caffè tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi farò. Si va bene la coca classica o senza zucchero o un buon caffè magari corretto grappa, ma poi cosa si fà? Si anche nello skyrunning ci sono un po’ di cose da affinare, qualche sponsor da recuperare per la crisi economica oppure in alcune situazioni se ne può fare anche a meno; ma che fine faranno le gare di skyrunning senza i bravi volontari?. I volontari, queste persone che parlano poco e fanno i fatti: ci incitano, ci fanno i ristori, ci segnalano il percorso, ci offrono la loro passione e il loro lavoro per la montagna “gratis” senza chiedere niente a nessuno mettendo a disagio la loro disponibilità per renderci sicure le nostre gare. Il nostro movimento a volte è irrispettoso verso se stesso, tutte le volte che facciamo autolesionismo è uno schiaffo verso i tanti volontari che ogni domenica sono con noi.

Con riconoscenza.

GiorgioValetudo.