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trail moscato di Scanzo 2018

Valetudo Serim by Racer brinda

al successo del loro atleta Mang'ata Kenia 

nel 2017 aveva vinto Simukeka Rwanda

Prendete un mezzofondista di livello, uno con tempi stratosferici sui 5.000 e 10.000m, mettetelo su un percorso veloce e tutto da spingere come quello ricavato nella più piccola Docg d’Italia dai ragazzi della Moscato di Scanzo Trail ASD e, potete giurarci, farà il vuoto dietro di se.

Veni, vidi, vicit. Mang’ata Andrew Kwemoi ha mantenuto i pronostici della vigilia, scrivendo il proprio nome nell’albo d’oro della bella kermesse bergamasca e portando i colori sociali della Valetudo Serim sul gradino più alto del podio. A livello cronometrico non si può parlare di record, viste alcune migliorie al percorso apportate dal comitato organizzatore. Tenendo però conto che quest’ultime hanno inciso ben poco a livello di distanze e prestazioni, la giovane stella del presidente Giorgio Pesenti ha davvero dato spettacolo. Gara a senso unico anche nella classifica in rosa con una stratosferica Samantha Galassi che, sin dalle prime battute, ha preso la testa della corsa mantenendola sino al traguardo.

Classifica alla mano, Mang’ata Andrew Kwemoi ha corso i 20km (900md+) del percorso di gara in 1h24’32”. Sul podio con lui sono saliti anche Massimiliano Corti del Team pasturo (nuovo campione italiano di Urban Trail Csen) e il locale Maurizio Vanotti dell’Atleica Valle Brembana in 1h34’41”. Bravi nel staccare un piazzamento nella top ten di giornata anche Luca Carrara, Clemente Belingheri, Manuel Carrara, Giuliano Noris, Simone Fornoni, Giovanni Bosio e Matteo Maffeis.

Al femminile la portacolori della Recastello Radici Samantha Galassi ha invece stoppato il cronometro sul tempo di 1h45’17”. Alle sue spalle si sono piazzate l’intramontabile Daniela Vassalli (1h55’26”), Lara Birolini (2h01’56”), Nadia Panna e Umberta Magno.

Il bilancio della terza edizione più che positivo. A dirlo non sono solo i numeri con i 600 pettorali andati sold out, ma i feedback raccolti da atleti e spettatori. Tutti hanno promosso a pieni voti il format dove sport e enogastronomia vanno a braccetto. Ancora una volta il Moscato di Scanzo Trail si è rivelato una ghiotta occasione per correre tra i filari di colline famose in tutto il mondo per il loro passito a bacca rossa, ottenuto da vitigno autoctono coltivato su un territorio di soli 31 ettari, ma soprattutto un’occasione unica di correre all’interno di cantine private solitamente chiuse al pubblico. Cantine che sono veri e propri forzieri di antiche tradizioni vitivinicole.